Purtroppo, specie negli ultimi anni, a questi benefici viene associato il fatto che sempre più runner si infortunano correndo o a causa della corsa, tanto che ultimamente il mercato legato a strumenti, dispositivi e soluzioni per gli infortuni del corridore è cresciuto esponenzialmente.
Ma allora come possono nel mondo del running convivere queste due realtà? Una che identifica la corsa come strumento per il benessere e l’altra, invece, che la vede come fonte di infortuni? Semplice e la risposta sta nella prima frase di questo articolo: la corsa fa bene solo se fatta nel modo corretto e per la maggior parte dei runner imparare a correre è la soluzione ai loro problemi ed infortuni.
La tecnica di corsa: questa sconosciuta
Se si parla di corsa e infortuni, e specialmente di imparare a correre, c’è sempre un primo e fondamentale aspetto da tenere d’occhio: la tecnica.
Correre infatti, prima ancora di essere uno sport, è una forma di locomozione dell’essere umano e pertanto segue specifiche “leggi” biomeccaniche, che vanno necessariamente rispettate se vogliamo che il gesto sia efficiente e non ci porti dunque a infortunarci.
Proprio la perdita della corretta tecnica di corsa, e della consapevolezza che per correre sia necessario avere una tecnica, è alla base dunque di moltissime problematiche di cui soffrono i runner moderni, o è parte comunque delle cause alla base di dolori, infortuni e frustrazioni, parole purtroppo sempre più spesso associate (ingiustamente) alla corsa.
Ma se la corsa è una nostra forma di locomozione, e pertanto è naturale per noi correre, perché anche così tante persone non sanno farlo?
È semplice: abbiamo in qualche modo “dimenticato” come correre. Non è un caso se questi problemi di tecnica stiano emergendo sempre di più negli ultimi decenni, infatti lo stile di vita a cui sempre di più si stanno abituando, per quanto “comodo”, è spesso deleterio per il mantenimento delle abilità che servono poi al nostro corpo per muoversi correttamente, e tra queste quelle che ci servono per la corsa.
Il legame tra corsa e quotidianità
Questo avviene perché spesso si ignora lo stretto rapporto esistente tra corsa e vita quotidiana, pensando che la seconda non possa in qualche modo influenzare la prima, quando invece è proprio così: il modo in cui ci muoviamo nella vita quotidiana influenza in maniera decisiva il nostro modo di muoverci nella corsa.
Per andare sul pratico, un runner che passa la maggior parte delle proprie giornate seduto o mantenendo una postura scorretta, riporterà poi queste abitudini all’interno dei suoi allenamenti e corse, dove avrà facilmente proprio problemi di postura. Allo stesso modo persone che tendono ad accumulare tensioni, che fanno poco movimento in generale o che non respirano correttamente, molto probabilmente avranno una corsa “rigida” e tesa, mancando della componente del relax, e così via.
Come vediamo, quindi, nonostante la corsa sia un gesto che impariamo da bambini, se poi per anni o decenni adottiamo abitudini sbagliate nella nostra vita quotidiana, queste andranno inevitabilmente a condizionare la nostra corsa nel momento in cui decidiamo di iniziare a correre. Per risolvere tutto in una frase: correre è naturale, siamo noi a non esserlo più. L’essere umano quindi è per natura un corridore (ora capite perché il nome “The Human Runner”?).
La buona notizia: la tecnica di corsa si può insegnare (e imparare)
I paragrafi sopra spiegano bene quindi perché oggi più che mai sia necessario imparare a correre, ma soprattutto, perché sia di fondamentale importanza la presenza di figure che insegnino a farlo, di running coach o specialist, istruttori di tecnica di corsa. Correre infatti può sembrare all’apparenza un gesto semplice, ma non è per niente banale. E, del resto, se così fosse non ci sarebbe una percentuale così alta di infortuni tra i corridori (una ricerca di Harvard di qualche anno fa stimava che più dell’80% dei corridori ogni anno si infortunasse correndo).
Per fortuna, proprio perché la corsa - e con essa la corretta tecnica di corsa - è un’abilità che per natura dovrebbe appartenere ad ogni essere umano, è stato possibile studiare la corsa in natura e la biomeccanica corretta della corsa umana, estrapolando poi da lì esercizi e le “regole” che possono essere trasmessi e insegnati a ogni corridore, al fine di ripristinare lo schema motorio corretto della sua corsa.
Questo è proprio il lavoro dei Running Technique Specialist, gli istruttori di tecnica di corsa certificati attraverso il sistema The Human Runner. Figure formate sull’applicazione e sull'insegnamento dei corretti esercizi e metodologie, che possiedono anche il necessario background di informazioni e studi per comprendere che non stanno lavorando solo sul runner, ma sull’essere umano e, quindi, non solo sul gesto della corsa, ma su tutti quei movimenti e abitudini che poi la influenzano e da cui la corsa corretta in parte dipende.